Adblock non blocca Google, Microsoft e Amazon . Ma la whitelist si aggira, giusto per ripicca

Siamo ormai così assuefatti agli annunci pubblicitari che mentre navighiamo non ci facciamo neanche più caso, fanno parte dello sfondo.  E’ vero, ci sono dei siti in cui la pubblicità è veramente invadente, tra pop up e altre diavolerie che
impediscono una normale lettura, ma in questi casi la soluzione migliore è punire il sito non visitandolo più, tanto un sito così poco professionale non può avere notizie in esclusiva che non posso trovare altrove .

Nonostante questo ancora molti preferiscono usare software che bloccano gli annunci pubblicitari come Adblock.

A chi ha installato questo plugin non farà piacere trovarsi comunque di fronte a dei banner pubblicitari . Sono le pubblicità inserite nella whitelist, un elenco di siti che hanno il permesso di Adblock Plus ad invadere le pagine web.

adblock plus come aggirare il blocco

Gli inserzionisti possono chiedere di essere inclusi nella whitelist ma Ben Williams, Manager delle pubbliche relazioni di Adblock, dice che solo il 9,5 per cento delle richieste vengono effettivamente aggiunte alla lista, e “oltre il 90 per cento ottiene l’inserimento gratuitamente“. Avete capito ? Il 10 percento delle aziende il clacklist hanno pagato per aggirare il blocco .

Il Financial Times ha pubblicato una inchiesta per cui  grandi aziende come Google, Microsoft e Amazon hanno pagato per essere incluse nella lista in modo che i loro annunci non vengano bloccati.  Quanto hanno sborsato non si può sapere .

Ci deve essere una ragione per cui i grandi nomi hanno speso il loro amato denaro per aggirara Adblock, e non è perchè gli  utenti si sentivano soli. Potrebbe essere che ai loro annunci viene ad esempio data maggiore priorità?
 

Ed il denaro ha permesso anche ad aziende come Taboola che a volte pubblicizza contenuti per adulti ad entrare in whitelist ?

E’ corretto questo verso gli utenti che hanno scelto questo plugin ?  La legge del più ricco deve sempre prevalere, a
discapito degli interessi altrui ?

Per impostazione predefinita, uno strumento progettato per bloccare gli annunci in realtà non blocca la pubblicità di alcune aziende che hanno pagato per essere in whitelist. Quando si installa un ad-blocker, vedere gli annunci in whitelist dovrebbe essere un opzione volontaria altrimenti il ​​software è ingannevole.

Perchè Adblock fa questo ?

Perchè i suoi dipendenti devono pur mangiare e visto che il software è gratuito devono trovare un modello di businnes per guadagnare .

Una società di media digitali, che ha chiesto di non essere nominata, ha detto che l’azienda gli aveva chiesto un canone pari al 30 per  cento delle entrate pubblicitarie supplementari derivanti dallo sblocco.

Un lumicino di onestà è comunque rimasta ad adblock visto che è possibile bloccare a nostra volta la whitelist, ed anche i siti che hanno pagato per non essere visti.

Come disabilitare gli annunci in whitelist

  • In Firefox: fare clic sull’icona Adblock Plus e scegliere Filtro Preferenze dal menu. Deselezionare “Consenti pubblicità non intrusiva” .
  • Su Chrome: fare clic destro sull’icona di Adblock Plus nella barra degli indirizzi sulla destra, quindi scegliere Opzioni e deselezionare “Consenti pubblicità non intrusiva.”
  • In Opera: fare clic sul pulsante del menu Opera nell’angolo di sinistra in alto (su OS X: scegliere finestra in alto), scegliere Estensioni, trovare Adblock Plus lì, fate clic su Opzioni e deselezionare “Consenti pubblicità non intrusiva.”
  • Su Internet Explorer: fare clic sull’icona di Adblock Plus nella barra di stato a destra, quindi scegliere Opzioni e deselezionare “Consenti pubblicità non intrusiva.”
  • In Safari: fare clic sull’icona Adblock Plus nella barra degli indirizzi di sinistra, scegliete Opzioni e deselezionare “Consenti pubblicità non intrusiva”
  • Su Android: fare clic sull’icona di Adblock Plus nella barra di notifica nella parte superiore, poi deselezionare “Annunciaccettabili / Consenti po ‘di pubblicità non intrusiva.”